TEAM

Fondatrici 

Stefania Ruggeri

Ideatrice e coordinatrice scientifica dell’Italian Food Design. Prima ricercatrice al CREA – Alimenti e Nutrizione di Roma e Professoressa incaricata alla Facoltà di Medicina Università di  Roma Tor Vergata. Dottore di ricerca in Biotecnologie degli Alimenti e Master in Comunicazione della Scienza. Inizia la sua carriera di ricercatrice presso l’Istituto Nazionale della Nutrizione (oggi CREA-AN) studiando la qualità degli alimenti, in particolare i composti bioattivi, e del loro significato sulla salute umana. Una borsa di studio la porta nel 1997 in Inghilterra presso l’Institute of Food Research dove approfondisce gli studi su alcuni composti vitaminici fondamentali per la prevenzione delle patologie congenite. Inizia a collaborare in progetti di ricerca con l’Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute e con altre Istituzioni Europee ed Extraeuropee. La nutrizione delle donne in età fertile e in gravidanza diventano il suo topic di ricerca per molti anni, coordina progetti e realizza campagne di comunicazione per il miglioramento delle abitudini alimentari delle donne, dei bambini e degli adolescenti. Poi una nuova svolta: il legame strettissimo tra salute umana e salute del Pianeta, la sostenibilità alimentare la fanno riappassionare al tema delle produzioni agricole, della qualità del cibo in tutte le sue forme e del suo valore etico e sociale.

Studia il Food Design e oggi applica la metodologia del Design Thinking ai suoi nuovi progetti di ricerca. Viaggia per conoscere le piccole realtà agricole del nostro Paese, l’arte, la natura e tutto ciò che a che fare con il cibo. 

Per chi vuole saperne di più su di lei: (www.stefania.ruggeri.it)

Valeria Turfani

Prima ricercatrice al CREA – Alimenti e Nutrizione, laureata in Scienze Biologiche, completa la formazione con un Master in Igiene e Qualità degli alimenti. Lo studio dei cereali, pseudocereali, il suo principale campo di ricerca che condivide con la collega e amica Valentina Narducci. Oltre ad aver seguito per molti anni il monitoraggio delle caratteristiche qualitativo-tecnologiche delle varietà di frumento duro e tenero coltivate sul nostro territorio nazionale, ha incentrato i suoi studi su alcuni composti bioattivi, importanti per la salute, presenti nei cereali e nei loro prodotti e sull’impatto delle modifiche dei processi tecnologici sulla digeribilità dell’amido in queste matrici alimentari, uno dei topic di ricerca sempre attuali e interessanti.  Da qualche anno si sta interessando anche allo studio di proteine da fonti vegetali innovative, per un’alternativa sana e sostenibile all’eccesso di consumo di carne, una delle sfide più importanti a cui presto dovremo rispondere. Lavorare in un team armonioso e frizzante e una formazione continua per la crescita personale sono fondamentali per lei, per ideare giorno dopo giorno nuovi scenari per il futuro. Dal 2022 è membro del comitato direttivo dell’Associazione Italiana per la Scienza e la Tecnologia dei Cereali (AISTEC).

Mena Ritota

Fin da piccola appassionata delle discipline scientifiche, si laurea in Chimica Analitica e Metodologie Applicate nel 2007 e approfondisce i suoi studi con un Dottorato di Ricerca in Scienze Chimiche. Tracciabilità e qualità dei prodotti agroalimentari, le parole chiave della sua attività di ricerca, grazie anche al lavoro svolto presso università e istituti pubblici come l’Università Sapienza di Roma, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari e aziende private, dove si è occupata anche di studi e servizi nel settore ambientale e degli aspetti normativi.

Dal 2015 è ricercatrice presso il CREA – Alimenti e Nutrizione, e nell’ambito di vari progetti di ricerca si occupa dello studio della qualità chimico nutrizionale degli alimenti, con particolare attenzione alle molecole funzionali, alle loro modifiche in seguito a trattamenti tecnologici e del possibile loro utilizzo come indici di qualità di prodotto e/o di processo, attraverso anche la messa a punto di nuovi metodi di analisi. La Chimica, insomma, rivolta al miglioramento dei nostri alimenti e dell’ambiente.

Valentina Narducci

Ricercatrice presso il CREA – Alimenti e Nutrizione. Laureata in Chimica con una formazione di base in chimica organica e organometallica, da 16 anni è nel campo della scienza degli alimenti. I suoi interessi sono rivolti particolarmente ai cereali e ai prodotti a base di cereali, in felice collaborazione con la collega Valeria Turfani con la quale i punti di vista chimico-fisico e biologico si integrano. Le sue ricerche riguardano le componenti chimiche delle matrici cerealicole e le loro proprietà nutrizionali, incluse le componenti bioattive e funzionali o antinutrizionali; i trattamenti tecnologici e i loro effetti, anche in relazione alla presenza di ingredienti alternativi ai cereali; lo sviluppo di nuovi prodotti; lo studio di metodologie analitiche per la determinazione di alcuni composti bioattivi. Il tema della sostenibilità delle produzioni e dei processi l’ha incuriosita e ha aperto nuovi scenari nella sua attività. La chimica è il suo punto di vista privilegiato “Il mondo è permeato e fondato sulla chimica – dai minerali agli organismi viventi fino alle stelle”, ma la chimica ideata dall’uomo, secondo lei, deve essere orientata al rispetto dell’ambiente e della Natura e usata come strumento per rendere tutti i processi sostenibili. È direttrice tecnica dell’International Association for Cereal Science and Technology (ICC), con cui collabora dal 2021.

Irene Baiamonte

Ricercatrice presso il CREA – Alimenti e Nutrizione, si è laureata in Scienze Biologiche con specializzazione in biotecnologie alimentari nel 2006. Fin dai primi anni della sua attività il suo topic di ricerca sono gli alimenti di origine vegetale in particolar modo lo studio della qualità chimico-nutrizionale e del contenuto di sostanze di interesse salutistico di frutta e verdura delle produzioni tipiche italiane. Appassionata al tema del biologico ha partecipato e partecipa a numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali volti alla valutazione degli effetti delle diverse tecniche colturali, dell’articolazione della filiera e delle tecniche di trasformazione e conservazione sulla qualità nutrizionale e la shelf-life di prodotti ortofrutticoli delle produzioni italiane convenzionali e biologiche, principalmente attraverso la caratterizzazione dei composti bioattivi e molecole funzionali. 

L’agricoltura biologica non è semplicemente una tecnica colturale ma la ricerca del rispetto per la terra che coltiviamo, per l’ambiente, un legame vero e proprio con il territorio e la cura per un’alimentazione sempre più sana. Una filosofia di vita, una sfida da affrontare.

I colleghi del CREA- Consiglio Nazionale per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria coinvolti nei progetti di Italian Food Design.

Fiorella Sinesio, Elisabetta Moneta, Marina Peparaio, Eleonora Saggia Civitelli: Gruppo di ricerca sull’Analisi Sensoriale, CREA -Alimenti e Nutrizione, Roma.

Antonio Raffo: Laboratorio di analisi del profilo aromatico degli alimenti, laboratorio di olfattometria, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma 

Altero Aguzzi, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma

Francesca Antonazzi, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma

Nicoletta Nardo, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma

Paolo Gabrielli, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma 

Pasquale Buonocore, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma

Susanna Lelli, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma

Sahara Melloni, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma

Maria Luisa Scalvedi, CREA – Alimenti e Nutrizione, Roma

Mauro Pagano, CREA – Ingegneria e Trasformazioni Agroindustriali, Monterotondo (Roma)

Roberto Tommasone, CREA – Ingegneria e Trasformazioni Agroindustriali, Monterotondo (Roma)